Con la sua storia lunga migliaia di anni, e le sue bellezze artistiche e culturali di immenso valore patrimoniale, Roma è da sempre una delle città più affascinanti del mondo, nonché meta di milioni di turisti ogni anno. Non solo monumenti e opere d’arte, Roma si caratterizza per la presenza di un patrimonio religioso di enorme spessore: con le sue chiese e basiliche di valore inestimabile, antichi luoghi di culto capaci di lasciare senza fiato i suoi visitatori. Ma quali sono le strutture storiche che vale la pena visitare a Roma? Tra gli edifici religiosi degni di nota figura senz’altro la basilica di Santa Maria sopra la Minerva, una struttura storica sita in una delle zone più belle della capitale italiana: piazza Minerva, nei pressi del Pantheon. Ma cosa caratterizza la bellezza di questo affascinante edificio religioso?

La basilica di Santa Maria sopra Minerva: una struttura gotica di grande bellezza

La basilica di Santa Maria sopra Minerva (tradotta dal latino basilica "Sanctae Mariae supra Minervam"), rappresenta uno dei più bei edifici di valore religioso presenti nella città di Roma. La costruzione iniziò intorno al XIII secolo, ma il completamento avvenne solo verso il XIX secolo. L'edificio rappresenta l'unico vero esempio di struttura gotica medievale presente in tutta la capitale italiana, ed è molto noto in Italia per la presenza al suo interno delle spoglie di numerosi personaggi illustri del passato, come Caterina da Siena (dichiarata dottore della Chiesa nell’anno 1970), e del pittore mistico Beato Angelico, proclamato "Patrono universale degli artisti" nel corso del 1984. Tra le opere d’arte più pregevoli presenti nell’edificio figurano gli affreschi di Melozzo da Forlì e di Filippino Lippi. Ma vediamo le caratteristiche strutturali degli esterni e degli interni di questa meravigliosa basilica.

La facciata della basilica

La facciata di questa meravigliosa basilica si presenta caratteristica e curata nei particolari, basta pensare che nel lato destro sono presenti alcune lapidi commemorative, raffiguranti le inondazioni che avvennero a ridosso tra il 1598 e il 1870 ad opera del fiume Tevere. La facciata è comunque di stile prettamente romanico, mentre, viceversa, negli interni è presente in modo prevalente uno stile gotico. Le decorazioni rinascimentali degli esterni sono attribuiti all’opera del Raguzzini, nell’ambito di un intervento settecentesco di Benedetto XIII. Sulla facciata si possono ammirare tre grandi portali costruiti in stile rinascimentale, nel grande portale maggiore, invece, è presente un pregio caratterizzato da una decorazione di ghirlande.

Gli interni della Basilica

Gli interni della basilica sono innanzitutto caratterizzati dalla suddivisione in tre navate, lungo le pareti di queste si possono ammirare bellissime decorazioni e affreschi in stile neogotico, la cui realizzazione avvenne per opera di alcuni artisti illustri (tra cui in particolare Bernardino Riccardi, Pietro Gagliardi, Tommaso Greggia, Raffaele Casnédi) nell’ambito di un’opera di restauro realizzata nel corso dell'ottocento. Sulle due navate presenti lateralmente si collocano alcune cappelle, con un aspetto prevalentemente barocco. In particolare troviamo la Cappella "Carafa" (i cui affreschi furono realizzati verso la fine del '400 per l'allora cardinale "Oliviero Carafa"), la "cappella dell'Annunziata" e quella di "Aldobrandini" (queste ultime realizzate nei primi anni del XVII secolo), nonché la cappella di San Raimondo di "Peñafort". Proprio in quest'ultima è presente un prestigioso affresco caratterizzato dalla raffigurazione del Cristo vivente tra due angeli, nonché del monumento di un famoso cardinale: Gli interni della basilica sono innanzitutto caratterizzati dalla suddivisione in tre navate, lungo le pareti di queste si possono ammirare bellissime decorazioni e affreschi in stile neogotico, la cui realizzazione avvenne per opera di alcuni artisti illustri (tra cui in particolare Bernardino Riccardi, Pietro Gagliardi, Tommaso Greggia, Raffaele Casnédi) nell’ambito di un’opera di restauro realizzata nel corso dell'ottocento. Sulle due navate presenti lateralmente si collocano alcune cappelle, con un aspetto prevalentemente barocco. 

Basilica Santa Maria Sopra Minerva

In particolare troviamo la Cappella "Carafa" (i cui affreschi furono realizzati verso la fine del '400 per l'allora cardinale "Oliviero Carafa"), la "cappella dell'Annunziata" e quella di "Aldobrandini" (queste ultime realizzate nei primi anni del XVII secolo), nonché la cappella di San Raimondo di "Peñafort". Proprio in quest'ultima è presente un prestigioso affresco caratterizzato dalla raffigurazione del Cristo vivente tra due angeli, nonché del monumento di un famoso cardinale: Giovanni Diego de Coca, deceduto nel corso del 1477. L’opera è posta nella cappella di "San Raimondo di Peñafort", creata da un artista parimenti sepolto nella chiesa: Andrea Bregno. La basilica, oltre alle opere d’arte e agli affreschi di immenso valore culturale presenti all'interno delle varie cappelle, contiene alcuni importanti monumenti funerari, tra cui in particolare quelli dei genitori del papa Clemente VIII "Aldobrandini" (sulla parete sinistra della cappella Carafa, in particolare, è possibile vedere il monumento funerario di "Paolo IV Carafa", di notevole bellezza). Notevoli sono i dipinti presenti nell'edificio, tra quelli più belli e degni di menzione troviamo l'opera di Federico Barocci, collocato sulla facciata dell'altare. Un’altra cappella laterale di grande bellezza è rappresentata dal battistero, caratterizzata dalla presenza di una tela raffigurante il "Noli me tangere": un’opera rinascimentale del vercellese Marcello Venusti, che unita alle eleganti decorazioni ivi presenti rendono questa parte della basilica degna di nota. La terza cappella della navata presente nella basilica contiene una raffigurazione di Cristo Salvatore. Al di là della innegabile bellezza delle cappelle laterali, l’edifizio si presenta complessivamente caratterizzato da importanti opere realizzate nel corso del quattrocento e del cinquecento a contenuto commemorativo: ripercorrendo la basilica si possono vedere infatti numerose lastre funerarie (tra cui quelle di Beato Angelico), e statue di grande valore, come quella del del Cristo portacroce realizzata da Michelangelo (tra gli artisti a cui si deve la creazione delle opere funerarie e cenotafi presenti nella struttura troviamo nomi importanti, come ad esempio quello di Gian Lorenzo Bernini). Sull’altare maggiore della basilica si può ammirare il sepolcro di Santa Caterina di Siena (nella parte sottostante dell’altare in particolare, realizzato in stile neogotico, sono stati depositati i resti della stessa, a cui tuttavia mancano un dito e il teschio depositati a Siena, all’interno della basilica di San Domenico). Numerosi sono i monumenti funerari di papi e cardinali all'interno della basilica, in particolare nell’abside, messo in luce da tre bifore, in cui si trovano bellissime raffigurazioni dei papi Leone X e Clemente VII (al suo interno è possibile vedere anche un monumento di Paolo IV, del papa Urbano VII e di Benedetto XIII).

Perché visitare la Basilica Santa Maria sopra la Minerva?

Santa Maria sopra la Minerva rappresenta una delle basiliche più caratteristiche di Roma, a cui viene data grande importanza la commemorazione di personaggi defunti di grande spessore religioso. Visitare questa basilica permette di vivere un'esperienza commemorativa senza precedenti, essendo davvero tanti i simboli della pietà mortuaria che ne caratterizzano gli interni. La presenza dei suoi preziosi affreschi, delle sue lastre e dei suoi ornamenti in bronzo (uniti ai marmi rari e prestigiosi) fanno di questo edificio religioso uno dei più belli e illustri di tutta la capitale.

Sito Webhttps://www.santamariasopraminerva.it/it/

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