Il buono sconto, definito anche codice promozionale, negli ultimi anni ha preso sempre più campo all'interno del mondo dell'e-commerce. Attraverso un codice alfanumerico, e non solo, il cliente può usufruire di una promozione a lui dedicata e/o uno sconto in termini di risparmio da detrarre alla propria spesa. Ad oggi proprio per la frequenza nell'impiego di questi buoni ne esistono di diverso tipo:
- buono ottenibile a fronte di un acquisto precedente;
- uono ottenibile a fronte di una spesa minima;
- buono ottenibile grazie all'iscrizione alla newsletter sul sito ufficiale del brand;
- buono ottenibile grazie alla procedura di iscrizione al sito internet dell'azienda.
Lo strumento promozionale ha quindi lo scopo per il cliente di assicurarsi un'offerta a lui dedicata, mentre per l'azienda, oltre ai vantaggi da prima citati, anche l'ottenimento da parte dell'acquirente di fidelizzare lo stesso ed assicurarsi idealmente una posizione di prestigio nella mente del futuro compratore. Chiaramente è logico pensare che un utente, attirato dall'utilizzo di questo tipo di promozione, utilizzi come discriminante il prezzo. É solito credere come un forte sconto, soprattutto se ciò deriva da un codice promozionale, sia sinonimo di poca qualità, ed è compito perciò dell'azienda abbattere questi pregiudizi dimostrando il contrario. É fondamentale perciò che non ci sia un abuso di questi sconti per non ledere l'immagine del brand in termini di qualità e valore.