Search Engine Optimization, SEO in breve, è la strategia che permette di ottimizzare continuamente un sito web al fine di posizionarsi nelle pagine dei risultati organici, e non pagati, dei motori di ricerca (SERP). Con il termine SERP, ovvero Search Engine Results Pages, si indica la pagina che contiene l’elenco ordinato di pagine web che ottiene un utente quando ricerca una parola su Google, ad esempio.
In un mondo molto competitivo, come quello in cui ci troviamo oggi, per riuscire a essere trovati da potenziali clienti e quindi massimizzare le proprie vendite e il proprio profitto, è fondamentale investire su questa tattica. Infatti, quando ci si trova a porre una domanda al motore di ricerca, si prendono in considerazione solo i primi risultati che compaiono, e non si va mai a guardare la seconda pagina. Quindi, la maggior parte del traffico viene ricevuto dai link ai siti web che si trovano nelle posizioni superiori. Nell’industria del digital marketing si usa dire che se non si appare nella prima pagina è quasi come non esistere per gli utenti, i quali non vogliono impiegare troppo sforzo per rispondere alle proprie domande ed esigenze.
Ottimizzare un sito web dal punto di vista SEO significa lavorare su degli aspetti tecnici che permettono al sito di essere facilmente compreso dal crawler dei motori di ricerca. Ovvero, in modo più semplice, significa andare a dire a Google, o altri come Bing, di cosa il proprio sito web parla, a quali domande risponde, come potrebbe essere utile per un potenziale utente, e così via. Google usa più di 200 segnali di ranking nel suo algoritmo per identificare se un sito è "buono" o no, e se quindi va premiato apparendo nei primi risultati.
Detto questo, il SEO può essere diviso in quattro sottocategorie principali: SEO on-page, SEO off-page, SEO tecnico e User Interaction Signals.