Nei social leggo molta confusione e dibattiti, eppure non è un’esclusiva di PrestaShop, anche altri CMS open source sono distribuiti in modo analogo come per esempio WordPress, che offre tre versioni di cui una a pagamento (vedi: https://wordpress.com/it/support/com-vs-org/). Pure Matomo Analytics (che vi invito a provare con il nostro modulo: qui come alternativa a GA4) offre due versioni, una scaricabile e installabile su un proprio hosting e una in cloud a pagamento.
La vera anomalia in realtà era la situazione precedente che vedeva la sola versione brandizzata PrestaShop SA, contenente collegamenti a servizi a pagamento presenti su PrestaShop Addons. Molti potenziali sviluppatori non si avvicinavano al progetto essendo troppo commerciale, e pure alcune Web Agency potevano trovare non gradite le offerte commerciali a moduli e servizi dei concorrenti o rilasciati direttamente da PrestaShop SA nel back-end del CMS. Con l’acquisizione di PrestaShop SA da parte del gruppo MBE (di cui avevo parlato: qui) è stata corretta questa anomalia, ora il progetto è gestito da un team dedicato e aperto a membri esterni (una soluzione ibrida che in futuro potrebbe portare a una fondazione) ed esiste una versione non brandizzata e priva di pubblicità della piattaforma ecommerce.
Questa decisione crea maggiori garanzie a sviluppatori, agenzie e utenti finali e crea nuove opportunità di crescita per il progetto, questo soprattutto dopo il travagliato passaggio dalla versione 1.6 alla versione 1.7 che inizialmente ha creato diversi problemi sfociati anche in un progetto derivato quale Thirty Bees. Voglio subito tranquillizzare tutti, passare dalla 1.7.8.X alla 8.0 di PrestaShop non è traumatico, sono versioni molto simili, la versione 8 in sostanza è una versione ottimizzata, potrebbe essere intesa come una versione 1.7.9.X.
L’upgrade di versione da 1.7.8 a 8 è più semplice anche di quello che fu il passaggio da 1.5 a 1.6.