E-commerce in Italia nel 2019: news e prospettive di crescita
Che l'e-commerce italiano sia uno dei mercati più ambiziosi su scala mondiale non è affatto un segreto, ma un fatto ben noto da diverso tempo ormai. Laddove nei Paesi occidentali si tratti di un settore che ormai si è sviluppato a pieno ritmo, nel Bel Paese ci sono ancora degli ostacoli e difficoltà da superare.

PROSPETTIVE E-COMMERCE IN ITALIA

Fattori, questi, che comunque offrono a tutti gli interessati la possibilità di sfruttare l'e-commerce italiano con una sola intenzione: guadagnare, crescere, svilupparsi. Il valore delle vendite complessive derivanti dagli e-commerce, difatti, cresce di anno in anno in una maniera pressoché inesorabile assicurando a tutti gli operatori del commercio elettronico dei guadagni a dir poco superlativi. Il settore dell'e-commerce in Italia, insomma, non è ancora saturo per niente. Basti prendere in considerazione una qualsiasi azienda e-commerce che opera in Italia e fattura da 100 mila a 12 milioni di euro su base annuale, tutto online, vendendo i propri prodotti non solo sul territorio italiano, ma persino nel mondo intero. Volente o nolente l'e-commerce apre dinnanzi ai produttori italiani numerose porte e diverse possibilità. Già gli anni 2017 e 2018 sono stati molto importanti per la crescita dell'e-commerce in Italia. In termine d'indici di conversione, statistiche e quant'altro ancora è indubbio che sono stati proprio questi gli anni che hanno portato a crescere l'e-commerce in Italia. Una crescita che, però, ancor oggi non si è assestata del tutto come mostrano i dati e come evidenza il rapporto di Casaleggio relativo alle prospettive dell'e-commerce in Italia nel 2019 (e anche negli anni successivi). Il rapporto stesso si può leggere al link https://www.casaleggio.it/focus/rapporto-e-commerce-in-italia-2019/. A tutto questo si aggiunge il fatto che ancor oggi il Made in Italy risulta un brand alquanto potente. La moda dei prodotti italiani non è ancora sparita per nulla e i nostri prodotti vengono richiesti in tutto il mondo. L'unico peccato è che ancor oggi gli imprenditori italiani continuino a guardare il mondo attraverso il filtro del passato. Secondo quanto afferma lo stesso rapporto di Casaleggio, infatti, i produttori italiani stentano ad accettare una realtà dinamica e in rapida espansione come quella relativa all'e-commerce. Ancor oggi sembra un qualcosa di astratto, troppo futuristico e poco pragmatico. Eppure quella offerta dal settore dell'e-commerce altro non è che una fantastica possibilità di guadagnare dando una marcia in più alla propria attività. Se l'e-commerce è così ben sfruttato all'estero da portare alle aziende americane o inglesi dei fatturati annuali a dir poco straordinari, perché dovrebbe fallire in Italia, specie considerando che le vendite sul web nel Bel Paese stanno aumentando sempre di più?

Solo negli USA il numero e il valore delle vendite sul web ha di già ampiamente superato il numero delle vendite offline: si tratta di una tendenza che si può osservare su scala mondiale. Un qualcosa d'inevitabile che toccherà anche l'Italia: si tratta solo di una questione di tempo.

LE STATISTICHE ITALIANE RELATIVE AGLI E-COMMERCE

Lo sanno decisamente in pochi, ma gli acquisti dei prodotti italiani sono in aumento in tutto il mondo. Il 65% è dovuto all'export e in particolare vengono acquistati gli articoli di moda italiana. Un settore, questo, che in passato è stato fin troppo sottovalutato e al giorno d'oggi rappresenta addirittura un importante cavallo di battaglia nel settore offrendo numerose opportunità di guadagno a tutti gli interessati. I valori in Borsa relativi ai titoli italiani stanno aumentando laddove le aziende s'impegnano a effettuare un'e-commerce di qualità. Anche il settore del beauty è sicuramente uno di quelli a cui bisogna prestare una gran attenzione cercando di svilupparne l'e-commerce in maniera consona ai tempi. Tuttavia, vi sono anche molti brand italiani, - e persino degli interi settori, - che non credono affatto nelle potenzialità degli e-commerce. Questo senz'altro crea un freno all'intero sistema che quindi tenta a raggiungere gli stessi obiettivi che già da diversi anni sono stati raggiunti in altri Paesi dell'Occidente industrializzato. Nonostante questo il shopping online dei settori come quello relativo alla cosmetica sono comunque in crescita (solo nel biennio 2018-19 è cresciuto del 25%). Gli utenti dell'e-commerce italiano ammontano a 4,7 milioni ed entro il 2020 questo numero salirà fino al 17,2%. Per giunta in Italia gli acquisti sul web sono alquanto equilibrati e ben bilanciati tra i due generi. Gli uomini, difatti, eseguono il 50,5% degli acquisti sul web; le donne il 49,5% (questo pensando che due anni addietro le donne eseguivano più del 65% degli acquisti online). In totale sono stati spesi online nel 2018 ben 323 milioni di euro e questo dato è destinato a salire nel 2019. Solo nel settore dell'arredamento le vendite hanno raggiunto la soglia pari a 900 milioni di euro (stime riportate anche dal rapporto targato Casaleggio e rilasciato dal duo Netcomm+Politecnico). A tutto questo si aggiungono anche i significativi dati positivi di un settore che in Italia è sempre stato molto importante, come il turismo. Ancor oggi l'Italia risulta la nazione più cercata sul web. Le persone che vogliono trascorrere nel Bel Paese le vacanze sono tantissime. Eppure ancor oggi è solo la quinta destinazione dopo i Paesi più ambiti: Francia, USA, Spagna e Cina. Il totale ammontare del turismo in Italia è pari a 55,2 miliardi di euro; l'1/5 di questi è derivante dall'ambito digitale. Infine non ci si può proprio dimenticare di tutto ciò che riguarda la ristorazione e l'enogastronomia, un settore di altissime potenzialità che, però, ancor oggi rappresenta il fanalino di coda nell'ambito digitale. Il mercato in sé vale ben 812 milioni di euro, ma può aumentare ulteriormente grazie agli innovativi servizi del food delivery.

PREVISIONI PER IL 2019

La tendenza generale è quella che punta al costante aumento del'influenza dell'e-commerce nella vita delle persone e l'Italia non è affatto da meno. Secondo il rapporto di Casaleggio relativo al settore dell'e-commerce per il 2019 è lecito aspettarsi almeno un aumento del 15% di questo settore.

Oltretutto si tratta di un dato che potrebbe aumentare ulteriormente grazie ai servizi come il geoblocking, il dynamic pricing, l'armonizzazione dell'IVA, nonché le nuove promozioni e offerte delle compagnie aeree low cost. I prezzi dinamici e l'aumento dell'interesse degli italiani verso il settore dell'e-commerce potrebbero dare un'ulteriore spinta all'intero settore. In effetti un aumento degli acquisti da parte di alcune persone si potrebbe riflettere in una maniera alquanto positiva sull'intero settore delle vendite online, poiché più acquistano le persone e più si abituano a quello che è un settore ormai molto sviluppato e destinato a crescere ulteriormente. Oltretutto non si prevede solo un aumento dell'interessamento per gli acquisiti sul web, ma anche un innalzamento degli indici di conversione, tanto che in alcuni casi l'aumento di tali indici potrebbe superare il 25% del totale. Ciononostante, per ottenere dei buoni profitti dagli e-commerce bisognerà comunque operare secondo delle precise regole di marketing in modo da garantire una crescita costante ed equilibrata. Questo significa che gli interessati a sfruttare tutte le potenzialità dell'e-commerce dovranno comunque prestare una gran attenzione ai fattori come il sito, l'appetibilità dello stesso e la user experience che ancor oggi rappresenta uno dei fattori-chiave per vendere di più in maniera costante. Il web marketing, in effetti, non esiste affatto se prima non si pensa a gestire il lato del marketing del proprio e-shop. In realtà si tratta di una prassi abbastanza comunque non solo per gli e-commerce, ma anche per i negozi fisici. Come si vuole guadagnare sulle vendite dei propri prodotti se non si cura bene il lato promozionale?

Per aumentare i tassi di conversione del proprio negozio e sfruttare a pieno le potenzialità dell'e-commerce si consiglia di collaborare con i professionisti del settore: coloro che sono in grado di curare il marketing dell'e-commerce in ogni suo aspetto. 

In alcuni casi gli aumenti dei tassi di conversione e di altri fattori relativi alle vendite online saranno minori, in altri maggiori. Tuttavia, bene o male il miglioramento ci sarà comunque e vale la pena sfruttarlo. Per via delle difficoltà italiane nel settore, anche nel 2019 ci saranno comunque moltissimi siti e-commerce in crisi per via di una mancanza d'identità precisa, per via dei valori sbagliati o delle strategie sballate. Come già accennato, quello dell'e-commerce in Italia è un settore che deve ancora migliorare. Non bisogna prestare attenzione unicamente al prezzo, poiché il marketing non è il solo prezzo. In questo l'Italia è ancora arretrata.

Aumento delle imprese?

Infine, non ci si può proprio dimenticare di tutto ciò che riguarda il numero delle imprese che operano sul territorio italiano nel settore dell'e-commerce. Queste, difatti, sono in aumento proprio perché sempre più imprenditori cercano di sfruttare tutte le potenzialità offerte dal web. Al giorno d'oggi sul territorio italiano operano all'incirca 19,026 imprese ed è previsto un aumento di questo numero (pari all'incirca a +11%). Già all'inizio del 2020 nel Bel Paese potrebbero esserci più di 20.000 imprese operati nel settore del web marketing. Il mercato, quindi, è destinato a saturarsi con gli anni, motivo per cui se si è interessati a sfruttare a pieno tutte le potenzialità del settore bisogna sbrigarsi. Tra qualche anno, difatti, il mercato dell'e-commerce in Italia potrebbe essere saturo di già e le opportunità per guadagnare diminuirebbero per via della concorrenza.

Autore: Stefania Tamberlani

Stefania Tamberlani

CHIEF EXECUTIVE OFFICER

Stefania Tamberlani fulcro commerciale, organizzativo e amministrativo di Arte e Informatica si occupa dei rapporti con i clienti e i fornitori. Ha un'elevata conoscenza nella configurazione e gestione delle piattaforme Joomla e PrestaShop, dalla configurazione delle modalità di pagamento ai corrieri, passando per la gestione del catalogo e degli ordini.

prodotto aggiunto alla lista